1/12
Oggi a malapena si distingue la recensione dall'annuncio pubblicitario: l'una e l'altro tendono a dare l'impressione che si fabbricano con la stessa regolarità capolavori e nuovi modelli d'automobili.
2/12
Non sopporto più di dover pagare per un'esplosione di allegria quando qualcuno viene a bere qualcosa, per poi ritrovarmi depresso e spento il giorno dopo, costretto ad andare in giro carponi.
3/12
Ogni opera d'arte è un trucco con cui l'artista manipola le apparenze.
4/12
Ho imparato a leggere i giornali con calma e a non odiare gli idioti di cui leggo.
5/12
In un certo senso, non si può mai leggere il libro che l'autore ha scritto originariamente e non si può mai leggere lo stesso libro due volte.
6/12
A un giovane poeta americano non si dovrebbe consigliare fin dall'inizio di rinunciare a tutto per la Musa, di isolarsi in campagna, di vivere alla giornata nel Greenwich Village o di scappare in Riviera. Non gli consiglierei nemmeno di diventare direttore di rivista o di lavorare in una casa editrice. Il poeta farebbe meglio a studiare una professione, a diventare banchiere o funzionario pubblico o persino a dedicarsi al cinema.
7/12
Non c'è niente di più demoralizzante di un reddito piccolo ma adeguato.
8/12
In tempi di disordini e tensioni, i fanatici svolgono un ruolo di primo piano; in tempo di pace, lo fanno i critici. Entrambi vengono fucilati dopo la rivoluzione.
9/12
Dal momento in cui un newyorkese si trova di fronte a una qualsiasi grande città europea, gli è impossibile fingere che la sua città non sia altro che una speculazione immobiliare senza scrupoli.
10/12
Una rivoluzione nelle immagini poetiche è in realtà una rivoluzione metafisica.
11/12
A 60 anni la fissazione sessuale, quando ti colpisce, a volte sembra più acuta, come se fosse una malattia senile, come la gotta.
12/12
Mi ritrovo sempre più a essere un uomo degli anni '20. Mi aspetto ancora qualcosa di emozionante. Drink, conversazioni animate, allegria: lo scambio di idee senza inibizioni.