Frasi di Eugene O'Neill



1/7

La felicità odia i timidi.

2/7

Il bambino era malato dalla nascita, colpito da una malattia della quale possono liberarsi solo gli uomini più vitali; voglio dire la povertà, fra le malattie la più mortale e la più imperiosa.

3/7

I cani non si rovinano il sonno preoccupandosi di come conservare gli oggetti che hanno e di come ottenere quelli che non hanno. Non hanno nulla di valore da lasciare in eredità, se non il loro amore e la loro fede.

4/7

Quando hai 50 anni inizi a pensare a cose a cui non avevi pensato prima. Pensavo che invecchiare fosse una questione di vanità, ma in realtà è una questione di perdere le persone che ami. Avere le rughe è una cosa da poco.

5/7

Il passato è il presente, non è vero? È anche il futuro.

6/7

Un'ultima parola di addio, cari padroni. Ogni volta che visitate la mia tomba, dite a voi stessi con rammarico ma anche felicità nei vostri cuori al ricordo della mia lunga vita felice con voi: "Qui giace uno che ci ama e che noi abbiamo amato". Non importa quanto profondo sia il mio sonno, vi sentirò e tutto il potere della morte non potrà impedire al mio spirito di scodinzolare con riconoscenza.

7/7

E se ti dicessi che è proprio la bellezza ad attrarmi, la bellezza del lontano e dell'ignoto, il mistero e l'incantesimo che mi attraggono, il bisogno di libertà dei grandi spazi, la gioia di vagare senza sosta, alla ricerca del segreto nascosto laggiù, oltre l'orizzonte?




Biografia di Eugene O'Neill