1/23
La fede nell'esistenza di Dio e la negazione dell'esistenza di Dio hanno un punto in comune: il desiderio di Dio.
2/23
Puoi comprare il mio tempo, ma non la mia mente.
3/23
Quale giudizio sarà così barbaro da non comprendere che è più nobile il piede dell'uomo del suo stivale, e che la sua pelle è più nobile di quella delle pecore con la quale si fa il vestito.
4/23
Sia dolce il dubbio a chi nuocer può il vero.
5/23
L'amore è l'ala che Dio ha dato all'anima per salire sino a lui.
6/23
Tutta la matematica del mondo non potrà mai supplire la mancanza di genio.
7/23
Come fiamma più cresce più contesa dal vento, ogni virtù, che il cielo esalta, tanto più splende quant'è più offesa.
8/23
Vivo ed amo nella peculiare luce di Dio.
9/23
La mia allegrezza è la malinconia.
10/23
Signore, fa che io possa sempre desiderare più di quanto riesca a realizzare.
11/23
Si dipinge col cervello e non con le mani.
12/23
Assai acquista chi perdendo impara.
13/23
Il marmo è come l'uomo, prima di intraprendere qualcosa, devi conoscerlo bene e sapere tutto ciò che ha dentro. Così, se in te ci sono delle bolle d'aria, io sto sciupando il mio tempo.
14/23
Chi si cimenta con uomini da nulla, non riporta una grande vittoria.
15/23
La buona educazione di un uomo e' la miglior difesa contro le cattive maniere altrui.
16/23
Desti a me quest'anima divina e poi la imprigionasti in un corpo debole e fragile, com'è triste viverci dentro.
17/23
Ch'a l'alma pellegrina
è più salute, o per guerra o per gioco,
saper perdere assai che vincer poco.
18/23
E, s'ì son ben del vero amico accorto,
mille piacer non vaglion un tormento.
19/23
Si affermano mille menzogne sui più celebri pittori, e la prima è il dire che essi sono strani, e che la loro conversazione è dura e insopportabile, essendo essi invece per nulla diversi dagli altri uomini. E così, non la gente moderata, ma quella stupida, li giudica fantastici e capricciosi.
20/23
Grato m'è 'l sonno e più l'esser di sasso
mentre che 'l danno e la vergogna dura.
21/23
Che 'l tempo perso, a chi men n'ha, più duole.
22/23
Se dal cor lieto divien bello il volto,
dal tristo il brutto.
23/23
Oilmè, oilmè, ch'i' son tradito
da' giorni mie' fugaci e dallo specchio
che 'l ver dice a ciascun che fisso 'l guarda!