Frasi di Eugenio Montale



1/25

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

2/25

Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo.

3/25

La più vera ragione è di chi tace.

4/25

Milano è un enorme conglomerato di eremiti.

5/25

Il rapporto tra l'alfabetismo e l'analfabetismo è costante, ma al giorno d'oggi gli analfabeti sanno leggere.

6/25

L'arte largisce le sue consolazioni soprattutto agli artisti falliti.

7/25

L'uomo d'oggi guarda, ma non contempla, vede ma non pensa.

8/25

Piove
non sulla favola bella
di lontane stagioni,
ma sulla cartella esattoriale,
piove sugli ossi di seppia
e sulla greppia nazionale.

9/25

Con orrore
la poesia rifiuta
le glosse degli scoliasti.
Ma non è certo che la troppo muta
basti a se stessa
o al trovarobe che in lei è inciampato
senza sapere di esserne
l'autore.

10/25

Ricomincerà? Nulla ricomincia.

11/25

Memoria
non è peccato fin che giova. Dopo
è letargo di talpe, abiezione
che funghisce su sé...

12/25

Le rime sono più noiose delle
dame di San Vincenzo: battono alla porta
e insistono. Respingerle è impossibile.

13/25

Il piacere di vivere nasce dalla ripetizione di certi gesti e di certe abitudini, dal fatto di potersi dire: "rifarò quello che ho fatto e sarà press'a poco lo stesso, ma non proprio esattamente lo stesso." Nasce dal diverso nell'identico.

14/25

Essere sempre tra i primi a sapere, ecco ciò che conta, anche se il perché della rappresentazione ci sfugge.

15/25

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

16/25

La storia
non si fa strada, si ostina,
detesta il poco a poco, non procede
né recede, si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell'orario.
La storia non è magistra
di niente che ci riguardi.
Accorgersene non serve
a farla più vera e più giusta.

17/25

Voi, mie parole, tradite invano il morso
secreto, il vento che nel cuore soffia.
La più vera ragione è di chi tace.

18/25

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

19/25

La vita è questo scialo
di triti fatti, vano
più che crudele.

20/25

Occorrono troppe vite per farne una.

21/25

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

22/25

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

23/25

Il genio purtroppo non parla
per bocca sua.
Il genio lascia qualche traccia di zampetta
come la lepre sulla neve.

24/25

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire di tinte:
queste in musiche.
Svanire è dunque la ventura delle venture.

25/25

Nei tempi più gloriosi dell'arte, gli artisti si esprimevano imitando i grandi artisti del passato, e imitando trovavano se stessi. Un capolavoro era un'imitazione mal riuscita.




Biografia di Eugenio Montale