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Infinita è la turba degli sciocchi, cioè di quelli che non sanno nulla.
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Il dire che le opinioni più antiche ed inveterate sieno le migliori, è improbabile: perché siccome d'un uomo particolare l'ultime determinazioni pare che sieno le più prudenti, e che con gli anni cresca il giudizio; così dell'universalità degli uomini pare ragionevole che le ultime determinazioni sieno le più vere.
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Non si può insegnare niente; si può solo far sì che uno le cose le trovi in se stesso.
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La Galassia infatti non è altro che un ammasso di innumerabili stelle disseminate a mucchi.
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L'autorità dell'opinione di mille nelle scienze non val per una scintilla di ragione di un solo.
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Come sarà possibile attutare i balordi, se mentre voi impugnate una loro sciocchezza, vi si fanno incontro con un'altra maggiore?
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Infinita è la turba degli sciocchi, cioè di quelli che non sanno nulla; assai son quelli che sanno pochissimo di filosofia; pochi son quelli che ne sanno qualche piccola cosetta; pochissimi quelli che ne sanno qualche particella; un solo Dio è quello che la sa tutta.
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Io credo che i filosofi volino come l'aquile, e non come gli storni. È ben vero che quelle, perché son rare, poco si veggono e meno si sentono, e questi, che volano a stormi, dovunque si posano, empiendo il ciel di strida e di rumori, metton sozzopra il mondo.
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Il dubitare in filosofia è padre dell'inventione, facendo strada allo scoprimento del vero.
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Altro non è l'esser ignorante, che il non si quietar nel vero.
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Parmi d'aver per lunghe esperienze osservato, tale essere la condizione umana intorno alle cose intellettuali, che quanto altri meno ne intende
e ne sa, tanto più risolutamente voglia discorrerne; e che all'incontro, la moltitudine delle cose conosciute ed intese renda più lento ed irresoluto al sentenziare circa qualche novità.