Frasi di Emilio Cecchi



1/10

Che Dio ci guardi dagli autori candidi, col cuore in mano, che giurano di non aver maniera!

2/10

Non c'è nulla più scrupoloso della cattiva coscienza.

3/10

È un'idea piuttosto vaga dello scrivere, credere che ci sia una maniera di scrivere senza maniera. Sta il fatto che uno scrittore non è uno scrittore se non ha la sua tastiera e la sua maniera, che il lettore impara a conoscere nei valori pieni, nei toni originari e nelle incrinature di suoni, nei falsetti; per modo che fra scrittore e lettore non è possibile inganno, perché si sono intesi su tutto e principalmente sull'inganno. Che Dio ci guardi dagli autori candidi, col cuore in mano, che giurano di non avere maniera!

4/10

Le epoche più doviziose di rettorica, e la peggiore, furono in realtà le più ignoranti.

5/10

La vita dell'uomo è un filo di seta sospeso in un gioco di rasoi.

6/10

Soltanto una cosa è più lugubre dell'uomo che mangia solo; ed è l'uomo che beve solo. Un uomo solo che mangia somiglia a un animale alla mangiatoia. Ma un uomo solo che beve somiglia a un suicida.

7/10

Le vie del genio son misteriose. Va rispettato il loro segreto, un po' simile a quello di cui la natura circonda gli amori e le nozze.

8/10

L'errore di una forte personalità artistica è quasi sempre più istruttivo dei successi di un talento irrilevante.

9/10

L'arte, in fondo, come tante fra le cose più belle, vien meglio un po' di nascosto.

10/10

Le idee non sono di nessuno, sono di chi le esprime meglio.




Biografia di Emilio Cecchi