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Conoscere è spargere sangue.
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Abbiamo tutti le maledizioni che ci meritiamo.
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I soldi c'entrano sempre, ma se ne hai abbastanza alla fine puoi dimenticarti di questa verità.
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Non puoi stringere un patto col diavolo se poi ottieni ciò che vuoi?
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Guardati dall'uomo che ti affronta disarmato.
Se ai suoi occhi non sei il bersaglio,
allora puoi star certo che sei l'arma.
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La storia non ha ampiamente dimostrato che il potere non dovrebbe essere concentrato nelle mani di pochi?
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Il genio è spesso un effetto collaterale della mania.
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Ciascuno è dio del proprio universo.
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La tirannia peggiore non è quella che si percepisce come nobile?
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Il potere non dovrebbe essere nelle mani di chi ne abusa.
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Tutti abbiamo le nostre maledizioni.
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La conoscenza richiede qualcuno che la custodisca.
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Il mondo può finire in due modi. Nel fuoco o nel ghiaccio.
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Ci sono modi migliori di prendersi cura della conoscenza che nasconderla.
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Per ogni tiranno, c'è una società libera che si distrugge con le proprie mani.
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Forse non dovremmo parlare di quello che non dovremmo sapere.
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"Dio non gioca a dadi".
"Non dire a Dio cosa deve fare".
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C'è una gran differenza tra ciò di cui siamo capaci e come scegliamo di usarlo.
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Il potere non fa niente per addolcire una tomba. Non fa niente neanche per mantenere una promessa.
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Non esiste conoscenza senza sacrificio.
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La pulsione a essere unici è in conflitto con il desiderio di appartenere a una singola, identificabile uniformità.
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Il potere, alla fin fine, si riduce a una conta delle vittime.
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Non era per sempre ed era più dolce così, maturo al limite del marcio.
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Niente nell'universo arriva dal nulla. Neanche la vita.
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Il momento migliore per piantare un albero è ieri. Il secondo momento migliore è oggi.
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La direzione in cui si muove la conoscenza non è sempre in avanti.
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Ammiro quello che non hai fatto.