Biografia di Julien Benda

Julien Benda
Nazione: Francia    
Julien Benda nacque a Parigi il 26 dicembre 1867 e morì a Fontenay-aux-Roses, Francia il 7 giugno 1956. Fu filosofo e scrittore.

Nacque da una famiglia ebrea di commercianti, ricevendo un'educazione razionale che lo portò a studiare matematica e storia all'École Normale Supérieure e all'Università della Sorbona, laureandosi nel 1894 con un approccio razionalista che lo contrappose presto alle correnti irrazionaliste.

Negli anni iniziali del Novecento si affermò come critico filosofico opponendosi all'intuizionismo di Henri Bergson con opere come Le bergsonisme (1912), mentre esordì nella narrativa con il romanzo L'ordination (1911-1912), finalista al Prix Goncourt, che esplorava temi di vocazione intellettuale e che rivelava già la sua predilezione per il realismo contro l'emotività.

Frequentò i salotti letterari parigini, entrando in polemica con Bergson e difendendo la tradizione classica, e scrisse Belphégor (1918), un saggio che condannava il cattivo gusto e l'eccesso di sensibilità nella società francese contemporanea.

Negli anni Venti pubblicò Les amorandes (1922), un romanzo che non ottenne il successo sperato per l'Académie Française ma consolidò la sua reputazione di intellettuale rigoroso, per poi raggiungere l'apice con La trahison des clercs (1927), un trattato polemico in cui denunciava il tradimento degli intellettuali moderni, che abbandonavano valori universali come giustizia e ragione per abbracciare passioni nazionaliste, razziste e di classe, criticando aspramente figure francesi come Charles Maurras e Maurice Barrès.

Scrisse poi Discours à la nation européenne (1933). Durante la Seconda Guerra Mondiale visse in clandestinità quasi monastica in zone libere come Carcassonne e Toulouse per sfuggire al regime di Vichy, pubblicando negli Stati Uniti La grande épreuve des démocraties (1942) contro i totalitarismi e, nel dopoguerra, Exercice d'un enterré vif (1947) sulla sua esperienza di isolamento, opponendosi fermamente a Jean Paulhan sull'amnistia ai collaborazionisti e avvicinandosi al Partito Comunista Francese, fino a giustificare epurazioni staliniane.


Frasi di Julien Benda

Per ora abbiamo un totale di 2 frasi.
Ove necessario le abbiamo suddivise in pagine da 50 frasi ciascuna.
Intanto te ne inseriamo una qui come stuzzichino.

L'intellettuale moderno avrà fatto questo lavoro certamente nuovo: avrà insegnato all'uomo a negare la propria divinità.


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